da “Avvenire” del 8 gennaio 2019
“Forse lo fanno per non impressionarci” ha detto mia figlia adolescente. Ipotesi suggestiva. Se fosse così sarebbe un estremo gesto di cura, protettivo nei confronti dei fan, a cui sta a cuore il destino di Michael Schumacher. Ma credo non sia così: siamo adulti e non impressionabili, anche se a volte qualcuno vuole farci credere il contrario. Capitò così anche per il caso di Eluana Englaro. Una vicenda drammatica accompagnata dalle foto di una ragazza sempre sorridente e in perfetta salute. È lo stesso anche per Schumacher. Scorrono le immagini del campione, nel pieno della sua prestanza fisica, del successo, mentre si parla solo di “migliori cure possibili”. E la condizione? Quella non si vede e ci chiediamo perché. Si parla di miglioramenti, di una casa trasformata in un reparto ospedaliero, con professionisti che si alternano nelle cure. E i fan scrivono sui social: “vorremmo solo sapere come sta”. Ma c’è la privacy, c’è la scelta della famiglia, c’è il dolore privato.
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