Il mio appello al Governatore Christian Solinas

Gentilissimo Governatore Solinas le Regioni in questo periodo di emergenza Covid-19 sono andate di pari passo con il Governo centrale in un atteggiamento costruttivo e responsabile, nell’interesse della salute di tutti i cittadini sia residenti che ospiti. Per questo mi rivolgo a lei auspicando in un suo ripensamento circa il certificato di negatività che lei richiederebbe ai turisti. 

Se lei parlasse di autocertificazione, potrei comprenderlo e lo riterrei responsabilmente accettabile, ma un test, credo lo sappia anche lei come la comunità scientifica, non sarebbe attendibile e non tutelerebbe nessuno. 

La Sardegna è stata sempre una terra ospitale. Lo sappiamo bene io e mia moglie Clara D’Ovidio, che viviamo a Bologna e che come tanti continentali da oltre vent’anni abbiamo una seconda casa in Sardegna nella splendida isola di Carloforte. 

Lei, dichiarando di accogliere a “braccia aperte”i turisti, in realtà li costringe fuori dall’isola creando un preoccupante e pericoloso sistema di disuguaglianza sociale e incostituzionale per chi usufruisce dei vostri servizi e paga le tasse per la seconda casa. Lei parla di “braccia aperte” ma noi vediamo solo “braccia conserte” chiuse sul petto con un atteggiamento ostile che non comprendiamo. Le altre regioni si stanno attrezzando con altri sistemi e per questo mi appello anche a Stefano Bonaccini presidente della Conferenza delle Regioni perché possa condividere anche con lei un percorso omogeneo di accoglienza e tutela della salute.

Quando quest’estate, come turisti, sbarcheremo sulla sua isola spero davvero che possa accoglierci a braccia aperte, un gesto che condivideremo con un abbraccio collettivo che ora le  consegno solo virtualmente.

Un cordialissimo saluto 

Fulvio De Nigris

(Lettera pubblicata su “La Nuova Sardegna” 26 maggio 2020)

This entry was posted in Senza categoria. Bookmark the permalink.

Lascia un commento